La mappa del contagio in Europa parla chiaro: nonostante in Italia i nuovi casi siano in aumento e l’indice Rt sia a 0,98, i rischi maggiori arrivano dall’estero. La situazione peggiore è in Romania, dove negli ultimi 14 giorni sono stati registrati 75,1 nuovi contagi ogni 100mila abitanti. Un tasso di diffusione altissimo, seguito da 53,6 della Spagna e 46,8 della Bulgaria. Nel nostro Paese, invece, sono 5,7 i casi ogni 100mila abitanti. A fornire i dati è il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, organo indipendente dell’Unione, a ulteriore conferma dei bollettini nazionali diffusi in queste ore.

In Francia, ad esempio, sono stati registrati oltre 1.300 nuovi casi di coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono stati individuati 15 nuovi focolai per un totale di 157 sotto osservazione in tutto il Paese. Come riporta il Guardian, un cluster su quattro è stato causato dal ricongiungimento delle famiglie per le vacanze e da “assembramenti pubblici o privati” come i matrimoni. Si è stabilizzata, invece, fra i positivi la presenza degli asintomatici: da settimane sono in netta maggioranza rispetto alle persone che manifestano sintomi e necessitano di un ricovero in ospedale. “Abbiamo l’impressione – dicono all’agenzia nazionale della Salute francese – che più facciamo test e più troviamo casi positivi”. Un dato che facilita il lavoro dei medici, ma rende più difficile contenere la diffusione del virus. Su scala nazionale, gli asintomatici sono risultati essere il 51% del totale. “Ci siamo resi conto che gli asintomatici hanno una carica virale più debole”, ha specificato a Le Monde il presidente del Consiglio scientifico che affianca il governo nella crisi del Covid, Jean-François Delfraissy. “Ma il fatto di ignorare di essere portatori della malattia può farne dei veicoli attivi. Per questo bisogna fare tamponi in numero elevato”.

Allerta altissima anche in Germania, dove ieri sono stati individuati 955 nuovi casi e 7 morti. Tanto che il ministro dell’Economia Peter Altmaier ha dichiarato che “chiunque metta deliberatamente in pericolo gli altri deve aspettarsi che ciò abbia gravi conseguenze per lui”, annunciando pene più severe per chi non rispetta le misure anti-Covid. Il timore è che sia “messo a repentaglio” il “recupero appena iniziato”. Secondo i dati dell’istituto Robert Koch, nel Paese tedesco il totale di casi di Covid-19 è salito a 209.653, mentre le vittime a 9.148. Eppure nel Land del Meclemburgo-Pomerania occidentale da lunedì 3 agosto riaprono le scuole: sarà primo stato tedesco a far partire in anticipo l’anno scolastico dopo mesi di chiusura per coronavirus. Prevista la mascherina obbligatoria per studenti e insegnanti.

Preoccupano poi i 270 nuovi casi in Bulgaria, di cui soltanto 29 a Sofia, e i 658 della Polonia: il ministero della Salute di Varsavia ha dichiarato che per il terzo giorno consecutivo è stato segnato un nuovo record, portando a 46.346 le infezioni complessive. Crescono i contagi anche in Grecia, dove le autorità hanno disposto a partire da oggi l’obbligo di mascherine in tutti gli spazi pubblici al chiuso e introdotto una serie di nuove misure restrittive (visite in ospedali e case di riposo solo in casi eccezionali, ingresso contingentato nei bar, multe da 150 euro per chi beve davanti ai locali). Insieme al boom di contagi registrato in Spagna nelle ultime settimane, quindi, aumenta la pressione sull’Italia per il rischio di infezioni dall’estero.

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